Non ancora un allarme, ma di sicuro un fenomeno che preoccupa, perché gli ospedali dei comuni di montagna, complice l’estate esplosa di colpo seguita a un inverno particolarmente mite registrano l’aumento dei casi di TBE o meningoencefalite da zecche.
“Una situazione che per ora è tenuta sotto controllo – ci spiega il dottor Renzo Scaggiante, direttore dell’unità operativa delle malattie infettive di Belluno – ma che potrebbe peggiorare.”
I consigli restano sempre gli stessi: evitare l’erba alta e coprirsi il più possibile, specie se la zona è frequentata da cinghiali, caprioli o altri animali selvatici. Ma soprattutto per chi frequenta assiduamente la montagna, la raccomandazione è quella di vaccinarsi.
TGR Veneto