«La malattia porta con sé tanto dolore e paura, ma se si guarda in profondità se ne possono percepire anche i lati positivi – racconta Valentina, paziente IOV – Ho imparato a godermi ogni singolo momento, ad afferrare tutto l’amore che mi trasmette chi mi circonda, a capire chi davvero mi vuole bene ed è al mio fianco per sostenermi. Ho imparato ad apprezzare le piccole cose e i piccoli gesti quotidiani: un pranzo in famiglia, un semplice caffè con un’amica oppure una passeggiata».
Valentina, 28 anni, ogni due settimane illumina l’Istituto Oncologico Veneto con il suo timido sorriso e la sua gentilezza. Viene da Fondi, vicino a Sperlonga (Lazio) per sottoporsi alle terapie, accompagnata da mamma Annamaria e dalla sorella Elisa. «Mi sono laureata a luglio 2022 in Medicina a Roma e proprio quella sera, durante la festa di laurea, mi sono sentita male: da lì è iniziato tutto – racconta – Al policlinico di Tor Vergata mi hanno diagnosticato un tumore del colon discendente in fase avanzata con mutazione Braf (V600E), per cui avevo bisogno di una terapia specifica e mi hanno subito indirizzata all’Istituto Oncologico Veneto».
Allo IOV è seguita dalla Dott.ssa Rossana Intini del Gruppo patologie gastroenteriche, coordinato dalla Dott.ssa Francesca Bergamo, all’interno dell’UOC di Oncologia 1 (Direttore f.f.: Dott.ssa Antonella Brunello). Al suo fianco ci sono anche tante persone nuove. «Allo IOV ho conosciuto medici, infermieri che mi regalano sorrisi, condividono il mio dolore, a cui anche io cerco di regalare qualche sorriso. Magari non fa la differenza ma “insieme” ci si sente sempre più forti. Ora so che, nonostante a me, a tutta la mia famiglia e a chi mi sta vicino sia crollato il pavimento sotto i piedi, quello che dobbiamo fare ora è non abbatterci, ma ballarci sopra senza mai arrenderci».
Valentina sta ricevendo un trattamento oncologico all’interno di un trial clinico che combina la terapia target con la chemioterapia (studio BREAKWATER), attivo allo IOV da aprile 2021. L’Istituto Oncologico è uno dei pochi centri in Italia ad avere attivo questo studio. Il gruppo dello IOV che si occupa delle neoplasie del tratto gastroenterico si distingue per la possibilità di offrire trattamenti specifici e innovativi ai singoli pazienti, in base all’individuazione di caratteristiche molecolari ben precise della malattia. Questo consente di definire la migliore strategia terapeutica e talora di utilizzare farmaci mirati o a bersaglio molecolare, in un’ottica di personalizzazione delle terapie oncologiche.
Fonte: IRCCS – Istituto Oncologico del Veneto di Padova