Hanno lavorato sempre e comunque, nonostante il Covid, gestendo pazienti con patologie cardiache che si presentavano con urgenze e interventi non più rinviabili. Qui dove si curano, senza bisturi, i disturbi del cuore, in particolare la fibrillazione atriale con l’ablazione transcatetere, 3000 interventi all’anno sotto la guida di Sakis Themistoclakis. Si punta alla prevenzione per coinvolgere il potenziale paziente.
“Il sistema di screening che la sanità pubblica ha messo in piedi – spiega Themistoclakis, primario della cardiologia interventistica di Mestre – consente di superare la paura dell’ospedale”. Il resto lo può fare anche la tecnologia. E non solo quella utilizzata dagli specialisti in sala operatoria.
Il cuore non è solo un organo iconico, è il motore, è vita. Controllarlo è un gioco da ragazzi.