Si è svolta questa mattina, presso la Prefettura di Venezia, la conferenza stampa indetta dal Prefetto Michele Di Bari, alla quale hanno partecipato il Questore di Venezia, i rappresentanti Provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza ed il Comandante della Polizia Locale di Venezia, unitamente al Direttore dell’Ulss 3 Serenissima, durante la quale è stato esposto il nuovo progetto concernente la gestione di soggetti non collaborativi all’interno delle strutture sanitarie. Si tratta di un nuovo progetto che interessa il personale delle Forze di polizia e gli operatori sanitari che prendono in carico tali soggetti e purtroppo vittime di episodi di aggressioni.
In attuazione delle direttive del Dipartimento di Pubblica Sicurezza e del Ministro dell’Interno, l’iniziativa si aggiunge alle misure volte a contrastare i gravi episodi di violenza accaduti ai danni del personale medico all’interno degli ospedali, in collaborazione con la l’Ulss 3, che verrà esteso anche all’Ulss 4 Veneto Orientale.
Il progetto mira a creare una linea guida per gli operatori di Polizia che intervengono sul territorio sia nell’ambito sanitario sia in quello della prevenzione generale e del soccorso pubblico e vedrà la partecipazione di enti pubblici e privati, quali la Questura di Venezia, le Forze dell’Ordine, la Polizia Locale, il Dipartimento di Salute Mentale, il Dipartimento responsabile del Primo Soccorso, il Reparto di Psichiatria e gli addetti alla Vigilanza delle strutture sanitarie L’obiettivo è quello di realizzare direttive chiare ed efficaci per la gestione in sicurezza di tutti quegli interventi che all’interno degli ospedali possano ingenerare situazioni di allarme, in particolare per la gestione di soggetti e pazienti non collaborativi che minaccino gli operatori sanitari o danneggino le strutture ospedaliere
Recentemente, sono stati potenziati i Posti Fissi di Polizia già esistenti presso l’Ospedale dell’Angelo a Mestre e dell’Ospedale Santi Giovanni e Paolo di Venezia.
Il Posto Fisso di Polizia, in collegamento diretto con la Sala Operativa della Questura, garantisce così un importante servizio all’interno degli ospedali, perché si propone non solo come semplice presidio di sicurezza, ma soprattutto come deterrente per la commissione dei reati, inserendosi a pieno titolo nell’ambito dei servizi di prossimità della Polizia di Stato alla cittadinanza ed al personale medico.
Il Prefetto ha sottolineato l’importanza di tale attività di collaborazione interistituzionale, anche alla luce del recente intervento legislativo n. 113/2020, recante “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni” Pertanto, ha precisato che il Progetto verrà esteso all’intero territorio metropolitano, coinvolgendo anche I’Ulss 4, ed interesserà le Forze di Polizia e il Corpo di Polizia Locale “perché si tratta di una filiera di sicurezza che abbiamo intenzione di porre in essere, affinché determinati episodi che possono capitare non si ripetano”.
Il confronto, la condivisione e lo scambio informativo tra gli Enti coinvolti garantiranno una proficua sinergia, finalizzata a superare le criticità talvolta riscontrate anche in questo territorio metropolitano.
Fonte: Ulss 3 Serenissima