Sarebbe il caso di smetterla con la favola dei 600 medici in graduatoria per la medicina di famiglia. Sono perlopiù medici di guardia medica che si occupano di questo a vita o quasi.
D’altra parte se ci sono 445 carenze di MMG, ce ne sono altre 535 di guardia medica.
L’assessore Lanzarin o non lo sa (sarebbe grave) o fa finta di non saperlo. Probabilmente per mascherare il fatto che la Regione del Veneto ha sempre chiesto un numero ridicolo di borse di studio per la formazione, la metà della Puglia che ha 1 milione di abitanti in meno.
E ha un rapporto ottimale a 1200 che da solo ha fatto perdere il 20% dei convenzionati in 15 anni.
Piuttosto di lamentare i ritardi del governo dovrebbe spiegare perché, mentre in Inghilterra hanno aumentato i fondi per il personale di studio del Mmg (già ben finanziato) in Veneto si è destituito (con un decreto del 29.12.2020) il fondo della dgr 476/2019 che finanziava medicine di gruppi semplici e personale di studio.
Dovrebbe chiedersi con più chiarezza perché non è più attrattivo fare il Mmg in montagna.
Le USCA coprono soprattutto la drammatica carenza nella sanità distrettuale (vaccini, contact tracing, tamponi…).
In realtà, anche in Veneto, non solo non si avvia una seria riflessione sui problemi della sanità del territorio e un programma per adeguarla ai tempi, ma la di dissangua, trasformando poi le difficoltà in cui vengono lasciati i MMG in demeriti.
Un capolavoro di ipocrisia.
Fonte – FIMMG Verona