Inaugurata negli scorsi giorni – dall’assessore regionale alla SanitàManuela Lanzarin alla presenza, tra gli altri, del Direttore Generale Giuseppe Dal Ben – la nuova Centrale Operativa del Suem 118 dell’Azienda Ospedale Università di Padova, realizzata con un investimento di 1 milione 600 mila euro che la Regione ha reperito all’interno dei fondi stanziati a livello nazionale per potenziare le strutture sanitarie in ralazione all’emergenza Covid.
“Si tratta di un ‘gigante’ di tecnologia e organizzazione i cui operatori hanno gestito, nel 2022, 194.839 chiamate (533 al giorno), sfociate in 94.307 missioni di soccorso (258 al giorno) e in 3.767 trasporti secondari (10 al giorno). A ciò si aggiungano i 322 trasporti di neonato critico, i 392 connessi alle attività di trapianto e i 138 di trasporti intraospedalieri di pazienti critici”, riferisce la Regione in una nota.
L’investimento è stato suddiviso in circa 868 mila euro per i lavori e circa 731 mila per progettazione, arredi e attrezzature.
In occasione dell’inaugurazione è stata anche consegnata un’ambulanza donata dall’Enav, presente l’Ing.Paolo Simioni, Amministratore Delegato dell’Ente. “La nostra sanità – ha detto Manuela Lanzarin – è sempre in movimento. In questo caso sono stati usati al meglio i fondi nazionali che ci sono arrivati per il Covid, mai come in questo caso opportuni, perché legati all’emergenza che è sempre stata un fulcro della sanità, ma in tempo di pandemia ha dato tantissimo in termini di organizzazione e di coraggio degli operatori ai quali deve andare il giusto riconoscimento economico per la complessità del lavoro che svolgono. Li ringrazio tutti, uno per uno, i nostri dipendenti come i volontari delle tante Associazioni che hanno fatto parte della squadra”.
“L’Emergenza-Urgenza – ha aggiunto Lanzarin – è un tassello fondamentale di ogni organizzazione sanitaria che si rispetti, e oggi sta vivendo momenti di difficoltà in tutta Italia legati alla carenza di personale. Per risolverla – ha concluso – ci stiamo muovendo in molte direzioni, con azioni in sede regionale e con un intenso lavoro a livello nazionale per garantire la sicurezza dei pazienti e dei lavoratori e per favorire un clima di lavoro sereno”.
Fonte: Quotidiano Sanità